di Marisa Iacopino
In una società di immagini pervasive, in cui si è sommersi dalla comunicazione visiva, la pittura è ancora un mezzo efficace per raccontare artisticamente il mondo, per esaltare i sentimenti? Lo abbiamo chiesto a Maryna Kunaieva, artista ucraina che attraverso l’arte tenta di connettere il mondo fisico con quello spirituale. La sua pittura surrealista cattura e stupisce attraverso forme, volumi, linee e colori.
“Una passione precoce per il disegno mi ha dato lo slancio per ricercare e sperimentare in vari campi della creatività, scuola d’arte, design della moda, progettazione di interni e del paesaggio, management nel campo del design dell’industria leggera. Il punto chiave nella scelta della pittura come hobby professionale è stata la consapevolezza che la pittura, in tutte le sue manifestazioni, rappresenta la più grande libertà di creare e sperimentare”.
Di quali strumenti si avvale la tua tecnica artistica?
“La mia vera passione nel disegno sono le ‘linee’ espresse nella linearità e piattezza delle composizioni. Adoro lavorare con penne e pennarelli, gel e vari altri materiali come inchiostro. Con l’aiuto di questa tecnica è possibile creare effetti spaziali e una sensazione 3D”.
In una società di immagini che narrano storie, anche quelle banalmente catturate dal proprio telefonino, l’arte pittorica non sembra obsoleta?
“L’arte della pittura potrebbe non essere molto chiara in questa società di continui progressi tecnologici. Tuttavia, la pittura offre l’opportunità di raggiungere perfettamente gli angoli più nascosti dell’anima, direi addirittura i sentimenti nelle profondità dell’io. La nostra società si ‘nasconde’ dietro lo stress e i problemi quotidiani, indossando la maschera del ‘va tutto bene’. Un artista è un catalizzatore che trasmette la realtà attraverso le sue emozioni e la sua visione, e dà l’opportunità di sentire i sentimenti in un modo nuovo, di vedere il mondo in nuove immagini. Per capire l’arte devi, però, prima capire te stesso”.
Se le immagini in cui siamo immersi condizionano i nostri comportamenti, pensi che l’arte possa intervenire arricchendo i livelli di pensiero e quindi migliorandoci nelle azioni?
“L’arte è espressione delle nostre azioni e pensieri in generale; è una piena affermazione dello sviluppo della società e il suo indicatore di autoespressione. L’arte può esprimere il livello di sviluppo spirituale o contribuire alla sua crescita. Può incoraggiarci a comprendere le situazioni della vita e portarci alle azioni giuste. A condizione che l’arte specifica abbia un potenziale spirituale”.
Nella tua opera “Vaccino della vita”, un inchiostro su carta, tecnica mista, vediamo mani che chiedono, mani che offrono. Può l’arte, come la medicina, curare l’anima malata e anche il corpo?
“L’arte può curare l’anima e il corpo. E’ impossibile, però, creare un’opera d’arte significativa senza conoscere il significato della vita”.
Altri dipinti sono di più difficile interpretazione… Come interviene il surrealismo nella tua arte?
“Il surrealismo delle mie opere enfatizza il mondo non completamente conosciuto e i segreti nascosti dietro la nostra vista. La mia intenzione, però, è sempre quella di toccare i temi della vita reale e quotidiana”.
“Pensieri confusi”, sempre inchiostro su carta, in cui una mente oppressa si scontra con i grovigli del vivere, i cordai delle incomprensioni o dei condizionamenti; e ancora “Istruzione” attraverso cui sostieni che ci viene insegnato a vivere una vita non nostra. Tu ti sei liberata dei condizionamenti, attraverso la pittura?
“Di solito non viviamo la nostra vita. Viviamo secondo ciò che ci è stato insegnato o in cui siamo costretti. Raggiungere il “vero sé” non è facile. A me, ci sono voluti più di dieci anni per trovare fiducia e espressione in me stessa. Non avevo idea di cosa volessi fare esattamente… Ora ho obiettivi specifici e il mio percorso come artista. So quello che esprimo nelle mie opere, e sono certa che troverò risposta nel cuore di tanti”.
Per finire, una domanda d’obbligo. L’invasione russa nel tuo paese dal febbraio del 2022 come ti ha influenzata artisticamente, e ha cambiato il tuo modo di esprimerti?
“Il mio paese è in guerra, è una questione molto dolorosa per me. Attualmente sto preparando una mostra su questo argomento, che si terrà in Ucraina e, credo, in Francia. Da quando tutto ha avuto inizio, ho cominciato a cercare risposte alla domanda principale: Perché c’è così tanto dolore nel mondo? Il dolore travolge ogni persona, si accumula e si riversa in azioni negative. Questo dramma mi ha offerto una prospettiva per cambiare, per cercare risposte in me stessa. Non attraverso ‘la vita di qualcun altro’, ché sarebbe per me come una scarpa di un numero troppo piccolo, e non mi consentirebbe di andare lontano. Febbraio 2022: la mia esistenza è stata stravolta per sempre, ma non si può più pensare individualmente. Sento di dover gridare al mondo intero: “Fermati, guarda la tua vita!” C’è bisogno di cambiamento. E il mondo potrà davvero cambiare, solo quando ciascuno inizierà da se stesso”.