di Silvia Giansanti
Salentina doc, Annarita è una signora scrittrice, sceneggiatrice e giornalista. E’ una grafologa d’eccellenza, tanto da scrivere dei libri particolari
Un qualcosa di speciale in lei fin dalla nascita, di recente ha ricevuto il prestigioso riconoscimento ‘Cristoforo Colombo’, come artista dell’anno e anche come ambasciatrice per il Lazio. Per Annarita Santoro è stato un onore e giudica la regione Lazio la culla dove è nata la cultura ed il cinema. E’ venuta al mondo già con l’arte dentro, fin da piccola scriveva, anche per sfogo, visto che a scuola era repressa dagli insegnanti. Non potendo quindi parlare, si buttava sulla scrittura. I suoi amici erano il quaderno e la penna. Così si poteva liberare sentendosi più serena, come se fosse una confidenza che si fa ad un amico.
Annarita, hai avuto intorno persone severe quando eri piccola.
“Non puoi capire l’atteggiamento che avevano gli adulti nei miei confronti. Non tutti i mali vengono per nuocere, visto che tutto questo mi ha spronata a liberare l’arte della scrittura che albergava in me”.
La tua carriera è partita quindi dalla scrittura. Come sei arrivata al cinema?
“Ho sempre vissuto nell’ambiente cinematografico, in quanto mio padre lavorava in quel campo in veste di operatore. Tagliava le scene osé che a quei tempi erano proibite. Ci diceva che il cinema sarebbe stata la nostra casa. Avevo tre anni circa quando ho iniziato ad amare il cinema”.
Che tipo di studi hai fatto?
“Ho una laurea in psicologia, criminologia e grafologia. Feci una tesi interessante sulla grafologia su Giuseppe Melli, tanto che si trasformò in un libro”.
Hai scritto altro nella tua vita?
“Certo. Ho scritto libri su Aldo Moro, su Federico Fellini e altri, dove ho analizzato la scrittura di questi grandi personaggi che hanno fatto la storia. Il mio intento è stato quello di voler dare un’informazione al lettore a 360 gradi, visto che il personaggio lo conosciamo solo nell’ambito storico, ma ignoriamo la sua anima. Ecco che tramite la scienza della grafologia, emergono tanti particolari”.
Sei anche una collega giornalista se non sbaglio.
“Sì, sono venuta a contatto con il mondo del giornalismo e quindi ho ritenuto opportuno fare un corso, iscrivendomi così all’albo dei giornalisti della Puglia. Ho avuto anche proposte per scrivere sceneggiature di un lungometraggio e di un cortometraggio”.
Hai avuto riconoscimenti per tutte queste tue attitudini?
“Ho ricevuto un premio al Festival di Venezia, al Festival di Cannes, al Festival del Cinema. al Festival di New York. Ho ricevuto anche il Premio della Rosa d’Oro delle donne e delle eccellenze, il Colosseo d’Oro e di recente il Premio Cristoforo Colombo”.
Una classica domanda. Progetti?
“Quelli ci sono sempre. Sono appena stata alla Festa del Cinema di Roma come giornalista e come sceneggiatrice. Mi hanno inoltre contattata per ricevere un premio come giornalista. Le mie giornate sono sempre diverse e mi arricchiscono di volta in volta”.