L’importanza della sessualità nella coppia. Perché si fa sempre meno sesso? Quali fattori di rischio? Perché esiste il calo del desiderio? Ne parliamo con la dottoressa Maria Tinto, Psicologa Clinica, Psicoterapeuta a indirizzo Breve Strategico e Educatrice Professionale socio-pedagogica. La dottoressa Tinto è Specializzata nei disturbi della Sessualità presso l’Università di Pisa e Esperta in Psicologia del trauma, Formatrice, Mental Coach FIT, Consulente Giuridico e Giornalista pubblicista. Inoltre, è Specialista in Tecniche di rilassamento antistress e di visualizzazione guidata. E’ anche autrice di libri e saggi.
Dottoressa Tinto, quanto è importante il sesso in una coppia?
“La sessualità è un aspetto imprescindibile da una vita sana di coppia. Infatti, è da considerare come un termometro del – benessere della coppia. Quando la sessualità non funziona, è il rapporto di coppia nell’insieme che dovrebbe essere analizzato. La maggior parte delle relazioni di coppia che funzionano, hanno una vita sessuale attiva e soddisfacente”.
Perché in questi ultimi tempi si parla di sessualità come di un problema? Cosa è cambiato?
“La sessualità non è il problema della coppia, ma quello che emerge quando la coppia non funziona. Oggi la relazione di coppia si è modificata. Il rapporto di coppia negli ultimi venti anni ha subito profonde modificazioni, anche grazie alle relazioni virtuali, queste ultime hanno dato la possibilità di avere aperture di corrispondenze comunicative, fino a pochi anni fa ritenute inimmaginabili. Sono cambiati i parametri di riferimento che, fino a qualche decennio fa, tenevano insieme una coppia. La coppia e con essa la famiglia, si è modificata, ma né l’una né l’altra riescono a tollerare il peso di questo cambiamento. La fluidità dei rapporti, rende la coppia più fragile e maggiormente esposta alla crisi, e poiché ci sono nuovi e diversi modi di essere in coppia, non sempre queste diverse modalità vengono accettate e considerate”.
Quali sono i fattori di rischio che incidono nel calo del desiderio all’interno di una coppia?
“Nella vita sessuale di una coppia sono importanti quattro elementi: la motivazione, l’immaginazione, la pulsione sessuale e il desiderio. Quando c’è una buona sinergia tra questi elementi, la sessualità viene vissuta in modo naturale e soddisfacente. I disturbi della sessualità sono determinati perlopiù dalla mancanza di motivazione, che determina una caduta verso il basso dell’immaginazione e del desiderio. La pulsione è da considerare come un elemento istintivo, che può essere “governato” quando viene tenuto in stato di soggezione dalla razionalità, con conseguente frustrazione. Ad esempio, quando c’è conflittualità in una coppia, la pulsione viene soffocata, con la conseguenza di una maggiore demotivazione e allontanamento dall’altro/a. Molti disturbi della sfera sessuale hanno matrici profonde e complesse, che, in molti casi, rimandano a sistemi di attaccamento e dinamiche affettive disfunzionali prodotte nell’infanzia, che purtroppo si riproducono all’interno delle dinamiche di coppia. La sessualità maschile e quella femminile sono molto diverse. Questa diversità dovrebbe sempre essere tenute in considerazione, quando si affrontano problemi di coppia legati alla sessualità. Ad esempio, una donna che si sente trascurata per tutto il giorno dal compagno, che non percepisce di ricevere attenzione dal proprio partner, non sarà disponibile ad accogliere alcun desiderio sessuale di questi, anzi sarà propensa a negare ogni possibile approccio alla sessualità. Potremmo dire che per molte donne la motivazione è essenziale, mentre per molti uomini è la pulsione a prendere il sopravvento, ma quando è il desiderio ad avere la meglio, anche i conflitti sono messi a tacere e l’armonia sessuale ritrova il suo equilibrio. E’ importante sottolineare che il desiderio vince, solo quando la coppia ha sempre vissuto una sessualità attiva e soddisfacente. Il sesso, potremmo dire che è l’espressione autentica di quello che siamo, nel bene e nel male. La parte oscura di noi o quella più palesemente espressiva. In ogni caso, è quella zona di libertà assoluta dove è possibile esprimere se stessi, ecco perché spesso se ne ha paura e/o si rifiuta”.
Come si può riattivare il desiderio?
“Riattivare il desiderio? E’ possibile, ma molto dipende dalla motivazione. Domandarsi: Mi piace ancora questa donna o quest’uomo? E’ la persona con cui voglio dividere la mia libertà? E’ ancora attraente ai miei occhi? Lo/la guardo e cosa vedo? Sono attratto/a da lei/lui? Mi sento desiderato/a? Bene, queste sono alcune delle domande a cui risponde la motivazione”.
Perché all’interno di una coppia stabile, dopo i 50 anni si tende a fare meno sesso?
“Dopo i 50 anni si fa meno sesso? Mi viene da pensare che, evidentemente, se ne era fatto poco anche prima. Il sesso è una zona franca di libertà e di gioco, dove poter essere se stessi in modo gioioso e piacevole. Una coppia stabile, con una vita relazionale alle spalle soddisfacente, anche a sessant’anni e oltre avrà una vita sessuale attiva e sana. Considerando che ci sono tanti modi di vivere la sessualità”.
Ritieni che la scarsa comunicazione legata a quelli che possono essere i propri gusti sessuali possano avere un certo peso?
“Penso che del sesso non si deve parlare, il sesso si fa. I gusti sessuali vanno condivisi con i fatti, non con le discussioni, altrimenti se ne sviliscono le intenzioni e si perde quel particolare fascino di cui sono connotati. Se il partner non condivide, ci sono mille modi per capirlo, senza mai insistere o forzare. Quando c’è intesa sessuale, non c’è bisogno di comunicare verbalmente nulla”.
Laddove ci sono problematiche fisiologiche legate alla post menopausa, alle condizioni del pavimento pelvico che incidono sulla qualità del rapporto sessuale, lavorare a livello mentale è possibile superare questi ostacoli e rendere il sesso desiderabile e piacevole?
“Esiste la menopausa per la donna, come esiste l’andropausa per l’uomo. Bisogna sfatare il preconcetto che la menopausa sia un momento di arresto della vita sessuale di una donna. Anzi, bisogna considerare il contrario, ovvero che l’attività sessuale femminile è sempre attiva, perché ha una fisiologia diversa, meno appariscente di quella maschile. I problemi che possono essere connessi al pavimento pelvico, non sono così rilevanti da costituire un ostacolo alla vita sessuale di una donna e non riguardano tutte le donne. Purtroppo, ci sono tanti preconcetti legati a questo argomento, che andrebbero sfatati. E’ piuttosto la sessualità maschile che subisce un arresto, generalmente dopo i sessant’anni, anche se ci sono maschi attivissimi anche oltre i settanta. Tutto dipende dalla propria fisiologia, ma anche dal modo in cui si è vissuti il sesso. Certo è che i problemi legati all’erezione, sono molto frequenti anche prima dei cinquant’anni, per questo è fondamentale chiedere supporto e superare le difficoltà, con adeguati percorsi psicoterapeutici”.
Può essere utile l’utilizzo di sex toys per risvegliare l’intimità?
“La sessualità è libertà e gioco, quindi i sex toys vanno bene, se sono condivisi da entrambi. Se la coppia stabile non ne ha mai fatto uso, bisognerebbe introdurli con molta cautela, per non offendere la sensibilità dell’altro/a. Sono comunque degli strumenti, che, in molti casi, risolvono momenti di difficoltà legati alla vita sessuale”.
Da esperta psicoterapeuta e sessuologa quali consigli ti senti di dare alle coppie?
“L’inizio di una storia d’amore è fondamentale, per una vita di coppia felice. Il mio consiglio è quello di stabilire “regole” sin dall’inizio. Regole non scritte, né verbalizzate, ma dettate dai fatti. Mi spiego meglio. Se il sesso non funziona dalle prime battute, inutile insistere, vuol dire che mancano gli elementi fondanti, magari c’è la pulsione, ma non c’è il desiderio, né la motivazione, oppure quest’ultima non è abbastanza forte da determinare quel grado di sinergia fisica che serve a creare l’armonia di coppia, e stabilire un attaccamento adeguato e funzionale. Capire questo sin dai primi approcci, vuol dire fare una scrematura, vuol dire scegliere. Soprattutto vuol dire considerare la vita sessuale fondamentale e non un corollario. Perché se la sessualità non funziona all’inizio di una storia, quando c’è l’esplosione dell’entusiasmo, col passar del tempo sarà sempre peggio, magari la storia della coppia li condurrà anche al matrimonio, ma senza aver mai sperimentato il vero benessere sessuale. Una vita relazionale senza sesso è una vita poco allegra e poco incline alla felicità. Il rischio è quello di sentirne il bisogno col passare del tempo, e di non trovare, nella persona accanto, nessuna rispondenza. Considerare il sesso essenziale in un rapporto di coppia, riduce sensibilmente non solo la conflittualità, ma anche un’eventuale possibilità di separazione. Quando i problemi sessuali sopraggiungono, dopo alcuni anni trascorsi insieme, chiedere aiuto è già un passo vincente, perché vuol dire ammettere di avere una difficoltà. In psicoterapia non ci sono misteri, ma soluzioni, ed i problemi esposti trovano spesso esiti talvolta inaspettati, ed anche risoluzioni in tempi brevi, basta intraprendere la strada più idonea da percorrere”.