di Silvia Giansanti
La versatile artista toscana è tornata in grande stile esibendosi con Simone Cristicchi all’ultimo Festival di Sanremo nella serata cover. Inoltre è anche coautrice del brano “Quando sarai piccola” cantata dallo stesso Cristicchi. Adesso sono impegnati a portare in giro un concerto mistico dedicato a Franco Battiato
Il suo percorso è stato pieno di spine, tanto da rendere la sua vita un po’ amara e quindi il suo nome d’arte calza a pennello. Cantante e autrice, ha mosso i primi passi nel programma tv “Amici”, anche se non le sarebbe dispiaciuto affatto iniziare dalla cantina come i grandi cantautori, mettendo da parte le valide opportunità offerte oggi dai talent. L’importante è comunque partecipare per poi arrivare, come ha voluto il destino di Erika Mineo, conosciuta come Amara. Caparbia, tosta e piena di energia, non dimentichiamoci che ha firmato in veste di autrice un successo della Mannoia intitolato “Che sia benedetta”, dopo che si è fatta notare tra le Nuove Proposte durante il Festival di Sanremo del 2015. Quando parla di Fiorella le brillano gli occhi, con lei ha una sintonia perfetta.
Erika, non possiamo non chiederti un commento riguardo all’ultimo Festival di Sanremo.
“Ho un forte legame con la città di Sanremo e l’esperienza che ho vissuto è stata fantastica. La mia storia parte proprio da lì, quando ero appena una ragazzina di ventitré anni. E’ stata una formazione importante e una scuola fondamentale. Ho vissuto un festival bellissimo dove ho sentito accoglienza e dove ho ritrovato molti personaggi che non vedevo da tanto tempo. Questo mio reinserimento nell’ambiente è stato un grande regalo”.
Chi sta vivendo una situazione delicata con un genitore anziano, ha la lacrima facile ascoltando “Quando sarai piccola” che Simone Cristicchi ha portato sul palco dell’Ariston e di cui sei anche coautrice.
“Faccio io una domanda a te. Come l’hai vissuta questa canzone, ti ha fatto sentire dolore o amore?”.
Nostalgia dei bei tempi andati.
“Sì, perché non sai mai come possa arrivare una canzone. Molte persone ci hanno ringraziato anche con un forte abbraccio. Ho sentito tante vibrazioni attorno e tutto questo è stato bello”.
Facendo qualche passo indietro, cosa ricordi dell’esperienza con “Amici” di Maria De Filippi, che è stato il tuo trampolino di lancio?
“Più che altro è stato il mio primo scalino della mia storia personale e artistica. Anche quella si è rivelata un’esperienza positiva e formativa. Mi ha permesso di conoscere alcune cose che fino a quel momento ignoravo. E’ una messa in discussione continua lì dentro. Da questo programma ho imparato a cadere e a rialzarmi, in quanto quando siamo giovani non abbiamo in mano strumenti forti. Come prima palestra è stata fondamentale per me. E’ uno dei pochi programmi che resiste al tempo perché è costruttivo e ricco di contenuti artistici”.
Se ti fossi trovata in un’altra epoca dove non c’erano i talent e quindi magari avresti vissuto l’emozione della cantina come partenza comune a tanti cantautori, ti sarebbe piaciuta quella magia?
“Tantissimo, perché il cantautore nasce con lo strumento in mano e io non ho iniziato in questo modo, ma come cantante. E’ una parte di formazione che rimpiango”.
Quali sono stati i tuoi miti da giovane da cui hai tratto qualche ispirazione?
“Vasco Rossi e Mina. Sono due mostri sacri all’opposto. Ho amato anche Mia Martini. Poi con il tempo si sono aggiunti i grandi cantautori come Fossati, Vecchioni, Dalla, De Gregori e Battiato. La nostra radice culturale del cantautorato”.
Cosa ami e cosa hai amato di Franco Battiato?
“Ho amato la sua scelta di tradurre il suo passaggio terreno rivolto alla sua ricerca interiore, questa cosa stupenda che è riuscito a trasferirlo in musica. Le sue canzoni sono diventate testimonianze enormi. E’ andato oltre la classica canzone che siamo abituati a sentire”.
All’epoca del ‘cinghiale bianco’, non è stato compreso, ma addirittura criticato e preso in giro.
“Tutto quello che è nuovo non si comprende fino in fondo e a volte spaventa. Ma la sua forza è stata proprio quella, ovvero la coerenza con se stessi. E’ la formula magica per sopravvivere agli attacchi”.
Il tuo nome d’arte è accostabile al tuo carattere, alle esperienze di vita o a gusti culinari?
“La seconda. Ogni cosa negativa che accade nella vita, ti lascia un’amarezza dentro. Il mio percorso è stato bello amaro. Tuttavia le amarezze che ho vissuto sulla mia pelle, mi hanno permesso di essere la donna che sono oggi”.
Sei anche una eccellente autrice.
“La mia fortuna è stata quella di aver collaborato con donne di forza come Emma e Fiorella Mannoia che stimo tantissimo. Con Fiorella, donna dotata di una forza incredibile, è nata anche una sincera amicizia e ad un certo punto non è stata più una collaborazione ma una cooperazione. Finché vorrà fare musica, la mia arte sarà sempre a sua disposizione. Abbiamo una grande affinità”.
Come hai conosciuto il tuo attuale compagno Simone Cristicchi?
“Sempre nel contesto artistico, ci siamo incontrati nel 2019 ad Assisi”.
In conclusione, veniamo ai tuoi prossimi impegni.
“In questo mese di marzo io e Simone Cristicchi siamo ripartiti con ‘Torneremo ancora’, un bel concerto mistico dedicato a Battiato, una sorta di celebrazione all’uomo e all’artista con tutte le sue opere. Toccheremo alcune principali città. Inoltre vorrei ricordare il mio libro, uscito nel mese scorso di novembre dal titolo ‘La certezza di essere viva’. L’ho definito il mio vomita pensieri. Non si tratta di un libro vero e proprio, bensì di una raccolta di pensieri, poesie e stati d’animo interiori. E’ un taccuino dove riverso tutto quello che ho dentro. La mia vena artistica me lo farà trasformare in un reading, voglio unire musica, poesia e canzone e sto lavorando per trasformare quei taccuini in canzoni. C’è tanto materiale dentro che non sapevo di avere”.
CHI Ḕ AMARA
Al secolo è Erika Mineo, nata a Prato il 14 giugno del 1984 sotto il segno dei Gemelli con ascendente Capricorno-Sagittario. Caratterialmente si definisce leale e libera. Non è tifosa, ama la parmigiana di melanzane e ha l’hobby dell’artigianato. Le piacerebbe vivere in Africa. Il 2015 e il 2017 sono stati i suoi anni fortunati. Al momento possiede una cagnolina di nome Noa. Nel 2005 ha partecipato alla quinta edizione del programma tv “Amici”. Ha preso parte alle edizioni 2008 e 2009 del concorso Sanremo Lab, e 2010 e 2011 di Area Sanremo. Ha partecipato alla 65ma edizione del Festival di Sanremo nella sezione ‘Nuove Proposte’ con il brano “Credo”. Da quel momento ha iniziato a tenere concerti. Nello stesso anno ha scritto per Emma. Nel 2017 ha firmato il pezzo per Fiorella Mannoia “Che sia benedetta”. Negli anni successivi ha proseguito la collaborazione con la Mannoia e con Emma, rilasciando anche degli album come cantante. Durante il Festival di Sanremo di quest’anno ha duettato con il compagno Simone Cristicchi nella serata cover. Sono impegnati in “Torneremo ancora”, un concerto mistico dedicato a Battiato.