STORIE DI RADIO – Ilona Staller: Quando l’icona sexy conquistò l’etere

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di Silvia Giansanti

Negli anni ‘70 condusse un programma irripetibile nella storia della radio, ottenendo un grande successo. Oggi un programma del genere sarebbe difficilmente collocabile nella radiofonia

 

Esattamente cinquant’anni fa con l’avvento delle prime radio private, andava nell’etere una voce molto sensuale in un programma che ha fatto storia, quella di Ilona Staller. Correva il 1975 appunto e un primo tentativo di network fu dato da Radio Luna, un circuito di radio che trasmetteva in varie parti d’Italia e in cui hanno iniziato a lavorare nomi illustri della radiofonia che abbiamo ospitato nelle precedenti storie. Una giovanissima Ilona si è ritrovata davanti ad un microfono conducendo “Voulez vous coucher avec moi ce soir?”, un invito esplicito direi per un programma che fece sognare i maschietti di allora. E mentre si ascoltava magari “Profondo Rosso” dei Globin o un altro singolo che era in classifica in quel periodo come “The Hustle” firmato Van McCoy, Ilona sprigionava nell’etere tutta la sua sensualità. Proprio da quel momento nacque il nome di Cicciolina e gli ascoltatori erano i Cicciolini. Il fatto che poteva giocare con la sua voce, senza che nessuno la vedesse, la faceva impazzire. E’ giusto ancora una volta tenere viva la memoria della storia radiofonica attraverso questa rubrica. Oggi desidererebbe tornare alla conduzione di qualche programma senza troppi paletti.

Ilona, cosa ricordi della tua gioventù?

“Ricordo che ero una ragazza vivace, piena di vita e amavo molto ballare. Ogni fine settimana andavo in discoteca a Budapest in Ungheria. Da teenager mi mettevo il rossetto e amavo comprare cappelli di vari colori. Qualche volta provavo a mettere le scarpe con i tacchi di mia madre, questa cosa mi piaceva tanto e, prima di prendere il bus, ero solita indossare il reggiseno pieno di cotone per mostrare attraverso il mio pullover che avevo i seni grandi. All’epoca ero ancora acerba”.

Quando sei andata in onda per la prima volta in radio?

“Nel 1975 quando è nata Radio Luna e ufficialmente nacque anche Cicciolina. Nessuno ancora conosceva chi si nascondeva dietro quella voce suadente, ero la voce sexy della notte. Ero la ragazza giovane dell’Est, tipicamente bionda con gli occhi azzurri come il mare e il viso da adolescente. Ero dolce e mandavo baci a tutti gli ascoltatori della notte. Avevo una gran voglia di vivere. Una giornalista scrisse ‘Questa magnifica ragazza giovane ungherese sensuale avrà molto successo’. Inventai per gli italiani l’erotismo in megahertz. Ho rotto così il muro della monotonia radiofonica, parlando, insegnando e sussurrando il sesso”.

Dove andava in onda la tua voce?

“La mia voce attraversava 100 radio private. Chiamavo tutti indistintamente Cicciolini. Per radio mandavo i miei messaggi d’amore, trasmettendo tanta tenerezza e dolcezza, ma soprattutto gioia agli ascoltatori. Amavo lavorare in radio perché la gente poteva immaginarmi, sognarmi e farsi delle idee su di me”.

Hai un aneddoto particolare riguardo agli ascoltatori?

“Un giorno mi telefonarono in diretta dei teenager, i quali mi chiesero come ci si masturba. Mi misi a ridere e in grandi linee li informai”.

Che mi dici invece riguardo alle femministe che ti ascoltavano?

“Ebbi un incontro con le femministe e discutemmo a lungo, ma poi hanno capito che a modo mio anche io ero una di loro. Pace fatta insomma. Il mio slogan fu ‘Il corpo è mio e me lo gestisco io’”.

Oggi ascolti la radio? Cosa in particolare?

“Ascolto volentieri la musica in radio e non ho preferenze, basta che ci sia la musica giusta che mi rilassi”.

Ti piacerebbe tornare a condurre un programma?

“Vorrei tornare in radio per fare un mio programma sensuale magari per un paio di volte la settimana, ma dovrei trovare la radio giusta che non sia bigotta”.

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