Federico Santaiti: “Una casa dove c’è un gatto è più vera”

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Fenomeno da milioni di click Federico Santaiti, regista e noto videomaker, è conosciuto anche come il popolarissimo “Gattaro del web” tra i più amati e seguiti d’Italia. Nel suo nuovo romanzo “Il gatto dai sette nomi” accompagna il lettore nella dimensione straordinaria e unica dei gatti, in un viaggio a 360 gradi. Attraverso un intreccio incalzante le storie di sette persone s’incastrano perfettamente con le “sette vite” di un gatto nero che nelle differenti vite dei protagonisti del romanzo, arriva come una risposta, nel momento esatto in cui qualcuno ha bisogno di lui. Un libro alla portata di tutti, al tempo stesso un tributo al mondo felino e ai nostri amati gatti, creature misteriose che non chiedono nulla ma che donano amore e che se incontrate lungo il proprio cammino riescono a farci vivere la nostra quotidianità con una marcia in più.

Come nasce il nuovo romanzo “Il gatto dai sette nomi” e quali messaggi intendi lanciare con questa nuova opera?

“L’idea de ‘Il gatto dai sette nomi’ è nata nel 2020, poco dopo il mio primo libro, ma ho iniziato a scrivere davvero solo nel 2024.Tutto è partito da una domanda: e se le famose “sette vite” di un gatto non fossero sue, ma appartenessero alle persone che incrocia nel suo cammino? Da lì è nato il protagonista: un solo gatto, randagio e col pelo nero, che entra nella vita di sette persone diverse, sempre nel momento in cui ne hanno più bisogno. Attraverso i suoi incontri, il romanzo affronta temi profondi come il bullismo, la solitudine, l’amore riscoperto in età adulta, i sogni che finalmente si realizzano. È una storia che parla di legami, di rinascita, e del potere che può avere anche il più piccolo degli incontri”.

Il libro arriva in seguito al successo della tua prima opera “Fatti i gatti tuoi”. cosa ritroveranno i lettori in questa nuova avventura. immagino il mondo felino sia sempre grande protagonista.

“Il mondo felino resta protagonista anche in questa nuova avventura. Chi ha amato ‘Fatti i gatti tuoi’ ritroverà lo sguardo affettuoso e divertito sul gatto e sui suoi modi buffi, eleganti, imprevedibili. Ma questa volta, il racconto si fa più ampio e narrativo. Nel romanzo, il gatto è il filo rosso che unisce le vite dei personaggi: non parla, ma osserva, accompagna, lascia il segno. È un testimone silenzioso che ci guida attraverso storie diverse, fatte di quotidianità, emozioni e piccoli grandi cambiamenti. Chi vive con un gatto si riconoscerà nei dettagli, nei gesti, nelle abitudini. Ma anche chi non ne ha mai avuto uno, scoprirà quanto possa essere profonda la presenza di un animale nella vita di una persona”.

Tu hai tre gatti e da quando sono entrati nella tua vita l’hanno letteralmente stravolta ma come è nato tutto?

“Tutto è iniziato nel 2015, quando Blacky ha deciso, letteralmente, di entrare in casa mia portando con sé una sorpresa: era incinta e poco dopo ha partorito tre cuccioli. Non avevo mai avuto gatti prima, ma è stato amore a prima vista. Da quel momento, la mia vita è cambiata per sempre e oggi non riesco nemmeno a immaginare una casa senza di loro. Blacky ha dato alla luce tre micetti, tutti neri con una piccola macchia bianca sul c collo. Ho scelto di tenere lei e uno dei cuccioli, Thorin. Gli altri due sono stati adottati dalla famiglia della mia ragazza e da una sua amica. Da lì è iniziata un’avventura che continua ogni giorno”.

Cosa significa avere nella vita un gatto e cosa comporta?

“Avere un gatto nella propria vita è una scelta che ti cambia profondamente. Significa accogliere un compagno che, con i suoi silenzi, i suoi sguardi e le sue buffe abitudini, riesce a riempire ogni angolo della casa e del cuore. A un certo punto ti accorgi che non ricordi più com’era la vita prima di lui… e forse non ne valeva nemmeno la pena. Ma è anche una responsabilità: i gatti non sono peluche. Oltre alle coccole e alla compagnia, ci sono responsabilità concrete: visite veterinarie, cibo di qualità, antiparassitari, eventuali cure mediche, lettiere, giochi, e magari qualche divano da sacrificare. È un investimento quotidiano, ma quello che ti restituisce in affetto e presenza silenziosa vale molto di più. Una casa con un gatto non è solo più viva… è più vera”.

Sei uno tra i più amati e seguiti creator in ambito pet nonché “il gattaro del web” più popolare con oltre 1 milione di seguaci sui vari canali social. A tuo avviso in cosa si ritrova il grande pubblico e che rapporto hai con i tuoi seguaci?

“Credo che il pubblico si riconosca nei miei video perché non faccio altro che osservare e raccontare la realtà quotidiana che tanti gattari vivono ogni giorno. Mi piace giocare con gli aneddoti, gli stereotipi e le piccole manie che chi ha un gatto conosce benissimo. Il rapporto con chi mi segue è qualcosa di speciale. Non lo vivo come una questione di numeri o like, ma come un legame vero. Con tanti si è creato un rapporto autentico: ci scriviamo, ci incontriamo agli eventi, ai raduni…ci chiamiamo “Amici Gattari” e ne sono fiero. Perché dietro ogni avatar non ci sono semplici follower, ma persone vere, con le loro storie, i loro gatti, e una quotidianità che spesso assomiglia alla mia”.

Due dei tuoi tre gatti soni neri. Nei tuoi libri c’è spesso un omaggio al gatto nero un animale su cui girano false dicerie ed invece è un animale dalle ottime risorse.

2Nei miei libri c’è sempre un omaggio al gatto nero, un animale troppo spesso vittima di superstizioni ingiuste. E invece è intelligente, sensibile, pieno di risorse. Io devo tantissimo ai gatti neri. Se non fosse stato per Blacky e Thorin, oggi non sarei la persona che sono. E forse nemmeno il personaggio che conoscete. Sono loro che hanno acceso tutto: la mia passione, la mia creatività, il mio percorso”.

Oltre ad essere il popolarissimo “Gattaro del web” nella vita sei un ottimo regista e filmaker soprattutto di videoclip musicali. solo per citarne alcuni hai lavorato con Annalisa, Shade e molti altri artisti musicali del panorama nazionale. come nasce la tua passione per la regia e cosa ti rende più orgoglioso di tutto questo tuo percorso fatto finora?

“Prima di essere il ‘Gattaro del web’, sono nato come filmmaker. La passione per il video è iniziata prestissimo, già alle medie: obbligavo mia sorella e i miei cugini a recitare, mentre io dirigevo le riprese con la videocamera che prendevo di nascosto ai miei genitori. Alle superiori e poi all’università ho coltivato e approfondito questo amore per il cinema e la regia. Ho fatto gavetta, tanta. Dai tempi della quarta superiore in poi, non mi sono più staccato da una telecamera e da un programma di montaggio. Negli ultimi 5-6 anni ho avuto la fortuna di lavorare con molti artisti del panorama musicale italiano, ma quelli con cui ho stretto un legame più forte e con cui collaboro regolarmente: sono Annalisa, Shade e Gli Autogol. Quello di cui vado più orgoglioso? Del percorso stesso. Perché ogni tanto fa bene fermarsi, guardarsi indietro e vedere da dove si è partiti. E capire che, passo dopo passo, con costanza e senza scorciatoie, i sogni si possono davvero trasformare in realtà”.

Federico oltre la macchina da ripresa che passioni ha e cosa ama fare nel tempo libero?

“Oltre alla macchina da presa, Federico ama la tranquillità. Nei momenti liberi lo trovi sul terrazzo, al sole, in compagnia dei suoi gatti, immerso in una serie TV o in un buon libro. È un grande appassionato di sport: gioca a basket in una squadra di Prima Categoria e, quando può, si dedica al trekking in alta montagna. Camminare tra i sentieri, lontano da tutto, è il suo modo per ricaricare le batterie e ritrovare ispirazione”.

Progetti futuri e sogni nel cassetto?

“Il mio sogno, in questo momento, è vedere Il gatto dai sette nomi entrare nelle case di tantissimi gattari e lettori appassionati. E, perché no, vederlo un giorno tradotto in altre lingue e arrivare anche fuori dai confini italiani: sarebbe davvero una grande emozione. Quanto ai progetti futuri… ce ne sono diversi in cantiere! Ma per scoprirli, vi invito a seguirmi sui social: lì condivido ogni nuova avventura, passo dopo passo”.

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