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Integratori: Perché in molti casi sono utilissimi per il nostro benessere?

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Attorno agli integratori c’è un mondo di potenzialità per la salute dell’individuo. Si possono usare senza problemi? Quanto è importante conoscerne gli effetti? Come riconoscerne la qualità? Ce ne parla il dottor Antonio Gorini, un medico che ha scelto la mission professionale di mettere al centro la persona nella sua complessità e trovare la cura che sia personalizzata e volta a ristabilire uno stato di salute prolungato

di Alessandro Cerreoni

 

Qual è l’importanza degli integratori seppur in presenza di una dieta equilibrata?

“Gli ‘integratori’ al più integrano una dieta equilibrata, ma non la sostituiscono. Uno dei principali aspetti della salute è assumere una dieta corretta e varia e una buona idratazione. Non è possibile sostituire una sana alimentazione con integratori! Bisogna anche chiarire cosa si intende per ‘integratori’. In Italia la normativa, volutamente inadeguata, include nella voce ‘integratori’ tutto ciò che non è farmaco. Pertanto, tutti i rimedi di origine vegetale (tinture, madri, macerati glicerici, estratti secchi, ecc.) sono considerati integratori, così come vitamine, omega 3, aminoacidi, sali minerali e probiotici (quelli che una volta si chiamavano fermenti lattici)… I rimedi di origine vegetale suddetti sono, se somministrati alla dose corretta, dei fitoterapici, cioè medicinali naturali (non di sintesi chimica industriale). Questo aspetto non è considerato dalle normative. Pertanto, sulle confezioni troverete scritta la posologia (cioè il dosaggio consigliato) come integratore, ma non come fitoterapico. Per questo in alcuni casi bisogna aumentare il dosaggio per raggiungere l’effetto terapeutico. Questo aspetto è fondamentale. Molte persone, tra cui anche diversi medici, considerano inefficaci questi prodotti perché non usano il giusto dosaggio e non scelgono i prodotti di qualità. Invece, i prodotti omeopatici e omotossicologici da qualche anno hanno avuto il riconoscimento di ‘farmaco’ con tanto di AIC (autorizzazione di immissione in commercio da parte di AIFA, l’agenzia italiana per i farmaci del Ministero della Salute)”.

In quali situazioni gli integratori possono essere realmente utili e consigliati?

Gli integratori che vanno a completare la dieta come vitamine, Sali minerali, ecc., possono essere indispensabili in molti casi: è inadeguato apporto con gli alimenti. Ad esempio, nell’anziano o nel malato grave che si alimenta poco. Oppure in forme di malassorbimento. Aumentata richiesta da parte del metabolismo, come in corso di gravidanza, preparazione atletica intensa, durante terapie mediche impegnative, in corso di infezioni e/o infiammazioni gravi. Equilibrare gli effetti indesiderati di alcuni farmaci. Gli integratori farmaci fitoterapici sono molto utili in caso di moltissime malattie, ma la prescrizione deve essere fatta dal medico”.

Ci sono differenze significative tra gli integratori naturali e quelli di sintesi?

“Certamente! Alcune sostanze non possono essere sintetizzate in laboratorio di chimica industriale e sono tutti quei prodotti non brevettati (e non brevettabili) e, quindi, non vendibili in esclusiva dall’industria farmaceutica. Laddove la molecola sia di sintesi chimica potremmo trovare meno efficacia, perché l’organismo in alcuni casi non ‘riconosce’ un elemento non naturale e non lo utilizza. Inoltre, più facilmente nei prodotti di sintesi si trovano eccipienti (sostanze che servono a fare volume nel prodotto) chimici che possono essere non ben tollerati”.

Esistono interazioni tra gli integratori e i farmaci più comuni?

“Anche in questo caso devo rispondere affermativamente. È necessario conoscere i meccanismi di funzionamento delle varie molecole per comprendere come possano interagire favorevolmente o meno sulla nostra salute. Per questo l’uso degli integratori/fitoterapici deve essere appannaggio di medici esperti e non di figure non mediche, che non possono avere la preparazione necessaria. Anche questo è voluto per screditare e ridurre il più possibile l’uso della medicina naturale. L’interazione più frequente è legata al fatto che molte sostanze naturali e non utilizzano gli stessi enzimi epatici, pertanto, questa ‘competizione’ sull’uso degli enzimi può aumentare o ridurre i livelli di farmaco nel sangue. Ciò comporterebbe l’aumento degli effetti avversi o una riduzione dell’efficacia, rispettivamente. Altro esempio: persone che assumono forme attive di vitamina D, come il calcitriolo, dovranno fare attenzione ad assumere integratori di calcio per il rischio di ipercalcemia (livelli alti di calcio nel sangue) oppure persone che assumono diuretici risparmiatori di potassio (un tipo particolare di diuretico) dovranno evitare l’integrazione di potassio per evitare il rischio di iperpotassiemia (livelli alti di potassio nel sangue). Sia l’ipercalcemia che l’iperpotassiemia possono essere molto dannosi sul cuore”.

Come si può capire se un integratore è di buona qualità e sicuro?

“Il medico esperto lo sa. Conosce le aziende che lavorano correttamente e preparano integratori sicuri e di qualità. Dalla composizione del prodotto si comprende anche se l’azienda conosce la materia o se ha creato un prodotto solo per guadagnare.  Serve molta preparazione in merito non si può spiegare in due parole”.

Gli integratori devono essere assunti a cicli o possono essere presi in modo continuativo?

“Entrambe le possibilità. Dipende quali sia l’esigenza”.

La medicina integrata come approccia l’uso di integratori rispetto alla medicina tradizionale?

“Questa domanda aiuta a completare la risposta precedente. L’obiettivo della medicina integrata è quello di regolare un sistema biologico e far sì che, dopo il più breve tempo possibile di terapia, possa andare avanti da solo senza più assumere terapie e integratori. Quindi, si cerca di comprendere dove sia la difficoltà e si riparano i meccanismi in difetto, dove possibile. In casi in cui non sia possibile, si prolungherà il supporto terapeutico finché necessario. Ad esempio, il paziente oncologico avrà necessità di supporto per il sistema immunitario e di detossificazione per molto tempo. La medicina integrata imposta stili di vita sani (prima di tutto l’alimentazione, poi l’attività fisica e la gestione dello stress), che da soli possono riequilibrare il sistema. Inoltre, insegna ad utilizzare le risorse di madre natura (farmaci naturali) in modo che ogni individuo possa gestire le principali situazioni di malessere in autonomia. Nei casi gravi si rivolgerà al medico per una diagnosi e cura adeguati. La medicina moderna è molto spesso meccanicistica e riduttiva. Cerca di correggere il numero “sbagliato” sulle analisi del sangue, sopprimere il sintomo o cambiare/rimuovere il pezzo malato. Spesso senza comprendere le cause (ed il significato) della malattia. In medicina integrata si ricerca una visione d’insieme (olistica). Personalmente credo che l’unica medicina sia quella che considera l’Uomo come un’opera d’arte e come un insieme di Corpo, Mente e Spirito. Per concludere, ricordiamo che tre sostanze fondamentali per la Vita non possono essere sostituite da nessun farmaco o integratore: la Luce del Sole, l’Ossigeno, l’Acqua! Non facciamocele mai mancare!”.

 

Via Archimede 138 – Roma

Info. 06 64790556 (anche whatsapp)

www.biofisimed.eu

antonio.gorini@biofisimed.eu

www.miodottore.it/antonio-gorini/internista-nefrologo-omeopata/roma

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