di Francesco Fusco
Denis Carnello è il tutor delle piante nel programma tv “I fatti vostri” ogni giovedì su Raidue con la rubrica “Ci vuole un fiore”. Conosciamolo meglio attraverso questa intervista
Come è nata l’idea di portare in tv una rubrica sulle piante?
“Sai quando si dice “per caso”? Esattamente così. Una mia amica, che lavora nel mondo della tv, mi chiamò un giorno di 7 anni fa e mi chiese di sostituire una professionista per presentare uno spazio di giardinaggio. Io non ero esperto di televisione e ci volle un po’ per convincermi. Andare in diretta il giorno dopo, su Rai 1, accanto a Valeria Graci, lo immaginavo come un uragano di ansie che mi avrebbero bloccato anche sul concetto più semplice di giardinaggio! Ma lei mi rassicurò dicendomi che l’ambiente era familiare e che in fondo io avrei dovuto parlare di quello che io faccio quotidianamente. Insieme all’ansia presi anche una piccola parte di adrenalina al solo pensiero di essere in diretta l’indomani e accettai. Era estate, nel programma “Quelle brave ragazze” mi ritrovai a spiegare come coltivare al meglio la bouganville. Qualche mese dopo, un autore de “I fatti vostri” mi volle nel programma per parlare di giardinaggio, insieme a Roberta Morise, ogni giovedì e da allora non ci siamo più lasciati… artisticamente parlando”.
Parlaci della tua rubrica “Ci vuole un fiore” che conduci insieme ad Anna Falchi.
“Ogni giovedì, insieme ad Anna, raccontiamo e spieghiamo agli amanti del giardinaggio come prendersi cura dei fiori e delle piante più diffuse nei terrazzi e nei giardini delle nostre case, soprattutto a chi dice di non avere il pollice verde. Il tutto prediligendo metodi ecosostenibili, come il recupero degli scarti di cucina, o l’utilizzo di ingredienti facili da reperire per allontanare i parassiti. Dove collocare una pianta o quanto innaffiarla può essere scontato per qualcuno, per altri possono essere informazioni di vitale importanza (per le piante ovviamente). Il tutto contornato dalle immancabili battute di Anna. Ha un modo tutto suo di scherzare, non scontato, che ti lascia a volte senza parole e che ti fa ridere allo stesso tempo. Dopo 4 anni insieme si è creata un’intesa che ci fa lavorare con grande serenità. Anche nelle giornate meno euforiche per uno dei due, abbiamo la sensibilità di comprenderci e rimanere nei limiti. Ma posso assicurare che dietro le quinte non mancano momenti di grandi risate insieme”.
Con l’arrivo della primavera, che consigli dai agli amanti delle piante?
“Di lasciarle in pace! No, scherzo. Ma sai quante persone esagerano con le cure e hanno l’effetto contrario a quello che vorrebbero? La primavera è una delle stagioni che regala maggiori fioriture, profumi. E questo per natura, non di certo perché lo decidiamo noi. In questo periodo è stupendo andare in giro per vivai e garden center. A quanti di noi non è mai successo di uscire per acquistare un geranio e rientrare con diverse altre piante? Perché magari ci ha colpito una tonalità di colore, o il fogliame di una pianta meno conosciuta. Innanzitutto consiglio di partire da piante più rustiche per chi si sente poco esperto: gerani, lavande, begonie, lantane. Queste sono solo alcune tra le più diffuse e facili da coltivare, perché resistenti a errate irrigazioni o esposizioni. Potremmo dire che si ha un margine di errore più ampio rispetto a delle orchidee o a delle azalee. Ma il consiglio più importante, che non mi stanco mai di ripetere, è di osservare. Se il nostro vicino ha una boungaville fiorita non è detto potremmo averla anche noi. Magari lui ha 2 ore di sole in più, che fanno la differenza. Osservare delle foglie flosce ma non secche significa che abbiamo esagerato con l’acqua, non che sta seccando. Quindi, quando andate dal vostro vivaista di fiducia, fatevi spiegare come prendervi cura della pianta che volete acquistare e, una volta a casa, osservate come risponde alle vostre cure”.
Progetti futuri? Farai sempre tv?
“Mi piacerebbe. Gli ascolti e i commenti delle persone mi danno forza. E ho avuto modo di vederlo di persona anche durante una serie di incontri fatti di persona. Mi piace mostrare il lato semplice ed introspettivo del giardinaggio. Soprattutto dopo l’arrivo della pandemia da Covid nel nostro Paese, molte persone hanno riscoperto il piacere della manualità. Così come in cucina, molti si sono cimentati nell’abbellire i propri spazi all’aperto, anche con soluzioni fantasiose. E mi piace pensare che per qualcuno possa essere stato terapeutico allora, e ancora oggi. E proprio perché c’è bisogno di positività e benessere, mi piacerebbe proseguire questo percorso in tv, anche creando qualcosa di nuovo. E non tralasciando le piante, troppo spesso demonizzate, soprattutto durante le forti perturbazioni meteorologiche. C’è ancora molto da raccontare e nuove generazioni da educare sull’importanza del contatto con la natura. Intanto continuo a tenervi compagnia e a raccontarvi di piante e fiori ogni giovedì fino giugno. Per la prossima stagione televisiva sicuramente ci saranno delle novità”.