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Vincenzo Macario: “Tutta la mia vita ruota attorno alla danza”

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La danza l’ha rapito prestissimo e oggi è un grande organizzatore di eventi su tutto territorio nazionale e internazionale mirando alla formazione crescita e a promuovere ballerini.

Partiamo dai suoi esordi e del tuo approccio alla danza… Come è avvenuto?

“Ho iniziato danza a 16 anni, grazie ad un mio amico e all’incontro con il maestro Dimo Wrubel dell’Opera di Sofia, quando sono entrato in sala danza per la prima volta, mi sono sentito rapito e affascinato, come se facevo parte di quel mondo da sempre. Non è stato facile, iniziare con le classi delle bambine di primo corso, ma il maestro, molto severo mi diceva che era essenziale. Con il tempo ho capito cosa significa avere delle buone basi. Poi ho continuato gli studi anche all’estero”.

Come hai vissuto la danza nel tuo paese?

“Penso come tutti i ragazzi, gli amici cercavano di prendermi in giro, con battute poco carine, ma avendo, da giovane, un carattere forte e impulsivo, risolvevo subito, si capisce cosa intendo. Poi con il passare di poco tempo, sono stato apprezzato e tutti volevano conoscere il mio mondo. L’ostacolo più duro l’ho avuto con mio padre, che purtroppo non accettava e non ci siamo salutati per un bel po’, ma il tempo risolve tutto e alla fine è diventato super orgoglioso di me”.

I tuoi primi lavori?

“Nel 1996 organizzo il mio primo evento “Danza nel Mediterraneo” con un gemellaggio tra Sicilia, Malta e la Sardegna. Un evento con grandissimi ospiti, 20 scuole selezionate e una compagnia con oltre 50 ballerini. Una kermesse di una settimana per ogni isola”.

Sei uno dei maggiori organizzatori di eventi Danza specialmente in sud Italia… Raccontaci.

“Dopo il successo del primo evento, non sono più riuscito a fermarmi. Ho iniziato a organizzare concorsi, rassegne, spettacoli, vetrine, stage, campus estivi, masterclass, audizioni, un po’ tutto quello che gira attorno alla danza. I primi anni ero molto territoriale, poi mi sono aperto all’Italia e da oltre 10 anni anche con l’estero fino ad arrivare in Canada, Stati Uniti, Inghilterra e prossimamente in Cina”.

Tra i prossimi impegni la grande kermesse “NonSoloDanza”. Ne vogliamo parlare?

“NONSOLODANZA è un evento nato 18 anni fa e a oggi è il concorso più atteso e apprezzato in Sicilia. Quasi 500 coreografie in due giorni di kermesse, stage, audizioni e numerosi artisti sono il punto forte dell’evento. Ogni edizione ha visto la partecipazione di circa 2 mila persone con 30 artisti presenti. Quest’anno si svolge il 12 e 13 aprile al Teatro Città della notte di Augusta (Siracusa), la presenza dell’étoile Eleonora Abbagnato, programmata per il 13 aprile, ha portato ancora più lustro all’evento. Inoltre le collaborazioni aperte fino ad oggi mi permettono di assegnare borse di studio che vanno dal 50 al 100 per cento in alcuni casi si è intervenuto con dare anche il viaggio e l’alloggio, per poter usufruire della borsa di studio. In questa edizione ho il piacere della presenza di Antonio Desiderio che assegnerà borse di studio e inviti per il Festival Internazionale del Balletto di Miami, chissà se anche qui ci scappa il viaggio per un talento”.

Ti sei sempre speso per i giovani… cosa sono per te?

“Il mio cuore. I giovani sono il futuro della danza, sono la nostra ricchezza, dobbiamo investire tutti su di loro. Quando vedo giovani talentuosi e non, che si appassionano alla danza, facendola con amore e dedizione, con impegno e rispetto, mi sciolgo e farei di tutto per loro. Infatti ogni volta che invito in giuria un artista, un direttore di teatro o di compagnia, la prima cosa che chiedo è: ‘cosa puoi darmi per i giovani partecipanti?’ Gli dico: ‘se trovi un talento, puoi invitarlo a delle summer o anche un week, per fargli fare esperienza, per conoscere la danza in maniera professionale’. Per giovani non intendo solo i danzatori delle scuole di danza, il mio interesse è anche per i giovani coreografi, che purtroppo, nel nostro territorio è veramente difficile emergere. Mi piace spendermi con le mie conoscenze, per promuovere la loro creatività, la loro forza di volontà, la loro grande professionalità, perché vi giuro, ci sono tanti giovani coreografi che meritano un interesse maggiore. Provo sempre a inserire qualcuno nel territorio italiano ed estero, non è facile, ma si fa.

E dopo “NonSoloDanza”?

“Dopo ‘NonSoloDanza’ ci sarà subito Amici & Beyond workshop, stage e competition, che farò a Malta dal 25 aprile al 7 maggio presso Junior College di Msida. Anche qui grandi personaggi della danza con ospite la maestra Alessandra Celentano. A seguire ho la direzione del Festival della Danza di Noto che si terrà il 25 maggio e le Feste Archimedee di Siracusa che si svolgeranno a Ortigia dal 2 al 5 luglio. Poi United Dance Tirana, una settimana di studi organizzati presso l’Accademia Nazionale e il Teatro dell’Opera di Tirana. Per finire l’inserimento dell’evento clou della danza in Sicilia, con la direzione artistica di Antonio Desiderio, ci sarà il Premio delle Eccellenze, un evento a cui tengo tantissimo, dove il prezioso lavoro del direttore ci permette di premiare le grandi stelle della danza. Abbiamo fatto realizzare un premio artigianale, in ceramica di Caltagirone, molto ambito dalle grandi star, lo hanno già ricevuto, per citare qualcuno, Julio Bocca, Vladimir Malakov, Giuseppe Picone, Oriella Dorella, Maria Grazia Galante, Vladimir Derevianko, Siamo giunti alla quinta edizione e sarà un evento strepitoso. Per adesso la location è riservata, ma a breve usciremo con tutte le news”.

Cosa auguri al mondo della danza e cosa rappresenta questa per te?

“Auguro un po’ più di armonia. più collaborazione e apertura. Auguro che la classe politica si impegni di più e che, chi ci rappresenta faccia uno sforzo maggiore per far sì che la danza non sia più la Cenerentola delle arti.  La danza per molti è solo quando vedono lo spettacolo, quando ci sono i grandi artisti sul palco, quando si studia solo nelle grandi accademie. Io dico ‘no’. La danza nasce prestissimo, nelle scuole di danza, con i corsi di pre-danza. Non si riesce a capire che tutto parte da lì. Da quelle scuole che fanno tantissima fatica a educare alla danza non solo i bambini o giovani che si iscrivano, ma anche i genitori. Si spendono ogni giorno per questa grande arte, e ancora in molti non gli danno il giusto merito. Lavorano sempre al servizio della danza, anche le domeniche e le festività, quando sono a casa… So per certo che il loro pensiero è alla nuova coreografia che devono fare, come devono gestire la lezione perché ha due nuove allieve, cosa deve preparare quest’anno per il saggio. Per me la danza rappresenta la mia vita, tutto gira intorno alla danza, ho coinvolto, completamente la mia famiglia, che da sempre mi supporta. Oggi sono felice di far parte di questo mondo, ho conosciuto tantissime belle persone, dai ballerini, ai direttori, alle stelle, ai giovani danzatori, ai maestri delle scuole di danza, ai genitori. Mi piace parlare di danza con i genitori, vedo brillare la luce nei loro occhi e sento tangibile il loro orgoglio per i propri figli quando li vedono danzare. Insomma è un mondo magico”.

 

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