di Marisa Iacopino
La magia di animali esotici realizzati in repliche scultoree uniche e a grandezza naturale. Così la maestosità del leone africano, del leopardo delle nevi asiatico, o la potenza di una tigre, ma anche animali da compagnia vengono ricreati a mano, in modo straordinariamente realistico. La tassidermia, antica tradizione di conservazione degli animali selvatici – spesso esibiti come trofei – viene pertanto superata, perché riprodurre tali creature significa rendere omaggio alla natura, al miracolo della creazione, ma nel pieno rispetto e salvaguardia della fauna autentica.
Lui si chiama Ami Zarug, ed è noto in tutto il mondo per questa particolare attività artistica.
“Sono il creatore di “Animal Replicas” insieme al mio partner Chen Alfi. Siamo due persone profondamente devote alla nostra azienda e ogni pezzo che creiamo riceve attenzione personale e umana. Il nostro lavoro si concentra su una riproduzione di animali selvatici altamente realistica e dettagliata utilizzando materiali interamente sintetici. Ogni pezzo è fatto a mano con l’obiettivo di catturare l’essenza e lo spirito degli animali che ammiriamo”.
Come è nata questa passione e perché?
“La mia passione per la fauna selvatica e per l’arte mi accompagnano fin dall’infanzia. Sono sempre stato affascinato dalla bellezza della natura e, nel tempo, ho sviluppato la capacità di ricrearla. L’idea di scolpire e replicare animali è nata spontaneamente come un modo per combinare il mio amore per la fauna con l’espressione artistica”.
Gli animali sono completamente sintetici, non c’è nessun utilizzo di elementi di origine animale. Immagino che questo approccio sia pienamente approvato dagli attivisti per i diritti degli animali…
“Assolutamente. Le nostre creazioni sono sintetiche al 100 per cento, il che le rende un’alternativa sostenibile alla tassidermia tradizionale. Il nostro lavoro è riconosciuto anche dai collezionisti, insieme a ambientalisti e altri appassionati di fauna selvatica. Personalmente sono vegano, e ogni pezzo che creo nasce dalla pura ammirazione e amore per la fauna naturale”.
Gli esemplari che riproduci sono per lo più animali in via di estinzione. È anche un modo per preservare una parte del patrimonio faunistico che, purtroppo, potrebbe scomparire?
“Consideriamo il nostro lavoro un’alternativa artistica alle opere d’arte a tema naturalistico. Molti degli animali che replichiamo sono rari o in via di estinzione e il nostro obiettivo è immortalare artisticamente la loro bellezza in modo che possano essere preservati e apprezzati per le generazioni future”.
Da quale punto dell’animale parte il tuo lavoro?
“Tutto inizia con una ricerca approfondita: studio dell’anatomia, del movimento e delle espressioni. Lavoro con varie fonti, tra cui fotografie, modelli di forme animali, modellazione 3D e, a volte, anche osservazione di animali veri. Il processo inizia con la scultura della base e, da lì, ogni dettaglio viene rifinito fino a raggiungere un realismo di qualità museale”.
Come hai sviluppato un livello così elevato di conoscenza dell’anatomia animale?
“Attraverso anni di studio, osservazione e pratica. Una profonda comprensione dell’anatomia è essenziale, quindi analizzo costantemente le strutture scheletriche, il movimento muscolare e le posture naturali. Con ogni creazione, la mia conoscenza si affina, consentendomi di raggiungere livelli di precisione sempre più elevati”.
Ricordi qual è stata la tua prima opera e come ti sei sentito quando l’hai vista completata? Non ti ha dato l’emozione del potere creativo riprodurre qualcosa dalla natura?
“Una delle mie prime creazioni è stata un cane. Vederlo prendere vita è stato un momento indimenticabile. Come trasformare una visione in realtà. C’è un vero senso di magia nel ricreare l’anima di un animale”.
Raccontaci degli “strumenti magici del tuo mestiere”…
“Utilizzo una combinazione di strumenti per la scultura, tecniche di aerografia e pittura a mano per creare texture e profondità realistiche. I materiali con cui lavoro sono scelti con cura per imitare il più possibile pelliccia, pelle e strutture anatomiche”.
Musei o zoologi collaborano con te nello sforzo di creare esposizioni museali più sostenibili e consapevoli?
“Abbiamo avuto l’opportunità di creare pezzi per musei in passato, e siamo ansiosi di espanderci ulteriormente in questo campo. Le nostre repliche soddisfano i più elevati standard di qualità museale e ci piacerebbe vederle esposte in più mostre, esposizioni didattiche e collezioni in tutto il mondo”.
Progetti imminenti?
“Al momento, ci stiamo concentrando sull’evasione degli ordini esistenti. A causa dell’elevata domanda, la nostra attuale lista d’attesa è di circa sei mesi”.
Quale messaggio vorresti lasciarci a conclusione?
“Animal Replicas è più di una semplice attività, è una missione artistica per dare vita alla fauna selvatica in modo etico e unico. Ogni creazione è realizzata con passione e dedizione e ci impegniamo costantemente per superare i confini del realismo”.