di Alessio Certosa
Michele Danese è l’unico content creator volto ufficiale di Lega Serie A, nonché una tra le personalità in ambito sportivo più amate e seguite da migliaia di followers, oltre 250 mila tra Instagram e TikTok
Michele conduce su DAZN “Step on Football” ogni lunedì sera con Marco Parolo e Valon Behrami. Il format affronta e racconta i temi calcistici più caldi della giornata di Serie A in modo interattivo grazie alla forte impronta social che porta il pubblico di tifosi a diventare protagonisti e non semplici spettatori.
Dopo aver conseguito la laurea triennale in economia e commercio entra a sport management, un corso incentrato sul diritto e sull’economia in ambito sportivo. Grazie ai meriti accademici nel 2022 accede al corso da direttore sportivo di Coverciano e si abilita come direttore sportivo. Ex calciatore ha giocato a calcio per diverse squadre nella provincia di Bologna, soprattutto Sasso Marconi nonché in tutte le rappresentative regionali e provinciali. Come direttore Sportivo, ha sposato il progetto Zeta Milano nel calcio dilettantistico, costruendo l’intera rosa che attualmente guida il campionato. Inoltre, nella Kings League, è l l’unico Direttore Sportivo abilitato attualmente operativo, rappresentando i Punchers.
Michele, grazie al suo background accademico ad oggi si concentra principalmente su video in cui studia e analizza le partite tramite dati e statistiche e attraverso i suoi contenuti, racconta anche esperienze calcistiche uniche.
Michele una vita dedicata allo sport. A che età ti appassioni al mondo del calcio? raccontaci come è nata la tua passione che è diventato poi il tuo lavoro.
“Mi appassiono al mondo del calcio a 8 anni pur avendo iniziato a praticarlo all’età di 5 anni (3 anni di odio e amore). Ero un bambino abbastanza in carne per non dire altro e il calcio in realtà mi ha aiutato molto a superare quel periodo fino ai 10 anni. Per quanto riguarda la mia passione che va oltre il campo, diciamo che si è sviluppata negli anni in cui l’ho praticato, giocare ti aiuta a capire molto certe dinamiche di campo che poi quando vai ad analizzare una partita capisci e comprendi meglio. Inoltre se dovessi attribuire a qualcuno questa mia unione con questo sport sicuramente la dovrei a mio papà che da sempre mi ha supportato, portandomi ovunque negli anni per provini, raduni, ecc”.
A oggi sei diventato uno tra i personaggi più amati e seguiti sui social in abito sportivo. Come è arrivato il forte seguito sui social e il successo?
“Diciamo che successo penso sia un parolone, sono cresciuto abbastanza da essere riconosciuto. Lasciando da parte gli scherzi direi che la costanza è stata la chiave di questa scalata e soprattutto l’aver avuto esperienza con la mia pagina FondatoriFut in precedenza, cosi da saper già quasi tutto sui social”.
Sei l’unico volto italiano di Lega Serie A. Raccontaci tutto di quest’esperienza?
“Esperienza magica davvero, poter vivere determinati contesti mi arricchisce ogni giorno, ma se devo essere sincero la cosa che più mi ha arricchito ad oggi è stata fare conoscenza del team social di Lega che riconosco essere pieno di persone splendide e quindi, se si crea un legame forte, i contenuti belli vengono di conseguenza”.
Da questa stagione sei anche volto di DAZN e conduci il lunedì sera “Step on Football”. Come ti trovi in questa veste e come ci si prepara per il famigerato lunedì sera?
“Veste particolare, stimolante, è strano ma allo stesso tempo fantastico poter condividere e scambiare pareri con giocatori che hanno fatto Mondiali, Europei e Champions League. Per quanto riguarda la giornata, il lunedì, è il giorno di fuoco della mia settimana, sveglia e preparazione video fino alle 13 per i miei canali social. Ore 14 call con DAZN per scrivere assieme la scaletta del programma e capire i temi caldi della giornata di Serie A appena passata. Finita la call inizio a scrivere la puntata arricchendo con dati e analisi la scelta dopodiché inizia la giornata di Kings League che generalmente dura fino alle 21 e poi volo in studio per mangiare qualcosa e iniziare la puntata fino più o meno all’una di notte”.
Lo sport è preparazione, passione e condivisione. Quali sono seconde te le caratteristiche e le qualità migliori che deve necessariamente avere un grande calciatore?
“Disciplina, costanza di prestazione, mentalità e ovviamente talento”.
Tra i tuoi grandi interessi c’è la formazione verso i giovani, il fiore all’occhiello della tua personalità. Sono molti i giovani che ti chiedono consigli su come inseguire il loro sogno nel mondo dello sport. Cosa ti senti di consigliare loro?
“Mi scrivono in molti sia su Instagram che su LinkedIn, Ovviamente sono molto contento se ragazzi di ogni età riconoscono in me la possibilità di avvicinarsi a questo mondo ma come dico sempre loro, le chiavi sono tre a mio avviso, la prima è la costanza in quello che si fa, la seconda è l’audacia nel buttarsi senza farsi problemi e l’ultima è lo studio, senza quello non si va da nessuna parte”.
Del resto le professioni e le carriere dello sport del domani offrono numerose opportunità. A tuo avviso su cosa bisognerebbe puntare?
“Sono sincero, non ho la sfera di cristallo, i social sono il presente, forse l’utilizzo dell’IA per semplificare determinate funzioni potrebbe essere il futuro di questo lavoro ma ad oggi non avrei una risposta o comunque una visione limpida di ciò che potrebbe crescere”.
Sei anche direttore sportivo. Come riesci a coniugare tutto?
“Sì sono direttore sportivo, ma facendo questo lavoro h24 mi risulta difficile praticarlo davvero, è un lavoro che ti risucchia, che ti vuole al 100 per cento e a oggi ho scelto di farlo sui social con progetti si interessanti ma sicuramente meno dispendiosi come Zeta Milano e Kings League”.
Oltre lo sport Michele che tipo di ragazzo è e quali sono le tue altre passioni?
“Sono in generale molto appassionato di storia, mi affascina tutto ciò che riguarda il passato ma soprattutto quello che generalmente viene approfondito più che i macrotemi storici. Mi spacco di podcast del professore Barbero. Oltre la storia so che è sport ma oltre il calcio seguo molto il tennis, guardo davvero molti tornei e gioco a Padel come un matto. Oltre queste passioni non nascondo un amore verso la moda, mi piace molto ricercare capi, scarpe e accessori da poter indossare, penso sia importante per la mia immagine”.
Sappiamo che hai interesse verso la moda. Ti piacerebbe poter legare sport e fashion magari in format tutto nuovo?
“Sarebbe bellissimo, so che è difficile ma mi piacerebbe molto. Il sogno sarebbe appunto poter sposare un brand per creare appunto un format ad hoc unendo i due mondi”.
Progetti futuri, sogni e desideri di Michele.
“Sogno gli Stati Uniti con il Mondiale per Club, a medio periodo i mondiali e fare più TV. Nel lungo onestamente vorrei essere sereno, felice di quello che ho fatto e concentrarmi magari su qualcosa di più tranquillo, penso che star bene con se stessi sia la cosa principale e a volte con questo lavoro non è sempre così”.