Anna Piscopo: “Mangia!” è il coronamento di un sogno nato da ragazzina

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di Silvia Giansanti

La sua prima opera cinematografica sta riscuotendo ottimo successo di critica. Anna, geniale artista barese, nel suo primo film è circondata da “non attori” presi dalla strada

 

E’ nata in una città del sud diversa dalle altre, in una città come Bari dallo stile più nordico. La sua infanzia, come ci ha raccontato, è stata molto felice, divisa tra la sua terra natale e la Grecia, per via delle sue origini. Una vita a cavallo tra le due culture. Da adolescente non era al massimo della felicità, non vedeva l’ora di andarsene. Ha sofferto di solitudine adolescenziale, non trovando un gruppo di amici veri. Questo ha influenzato la scrittura del suo attuale film “Mangia!”, che ad Anna ricorda i suoi umori di quel periodo. Caparbia, determinata e soprattutto originale, la Piscopo si sta facendo largo in un settore complicato, misurandosi con diverse esperienze.

Anna, parlaci della tua formazione e di come è avvenuta l’introduzione nel mondo dello spettacolo.

“Ho studiato sceneggiatura e drammaturgia all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e come attrice ho studiato dapprima a Bari e, una volta che mi sono trasferta a Roma, mi sono formata con l’acting coach internazionale Doris Hicks della scuola di Susan Batson e con Francesca De Sapio. Ho lavorato principalmente come sceneggiatrice nel cinema e e dall’altra in teatro per sviluppare i miei progetti di attrice, regista e autrice. Ho avuto l”occasione di fare a teatro tre monologhi, tra cui il primo era proprio ‘Mangia!’ A seguire ‘Vai a rubare a San Nicola!” e ‘Vivere!’, tutt’e tre con il punto esclamativo. Ho collaborato autorialmente con Lamberto Carrozzi. Successivamente sono arrivate altre esperienze”.

Questa passione è con te fin da quando?

“Ho iniziato a lavorare a Bari in teatro che ero ancora minorenne, con ruoli minori di attrice. Ho sempre avuto la determinazione di fare questo lavoro, di sviluppare alcune mie storie e progetti, sia come autrice che come attrice”.

Hai mai avuto all’inizio qualche titubanza a tal punto da mollare tutto?

“Titubanze no, ma ho vissuto tanti momenti di grande fatica anche a livello economico e che vivo tutt’ora. Sono stata sempre molto determinata. Ho dovuto svolgere anche una serie di lavori per supportare il mio attuale. Sono stata in un call center, ho fatto la promoter e perfino le pulizie. Tutto questo anche per poter studiare e dare vita alle mie passioni”.

Attori e attrici che ti hanno ispirato o che segui da una vita.

“L’attore e autore che stimo è Victor Cavallo. Mi piace molto anche Elio Germano. Come attrice Monica Vitti”.

Hai già avuto le prime soddisfazioni della tua carriera, vincendo dei premi.

“Sì, a parte vari premi teatrali, ho vinto nel 2016 il premio Rai Carlo Bixio”.

Provieni da una terra nota per la sua cucina. Chissà quante volte ti sarai sentita dire appunto “Mangia!”.

“Tantissime volte. A Bari c’è un detto ‘Mangia che devi essere mangiato’ e che può avere una duplice interpretazione. Mangia per primo per non essere mangiato oppure goditi la vita prima di morire e di essere mangiato dai vermi”.

Un piatto pugliese che ti tenta.

“Mi piacciono i panzerottini caldi con la ricotta”.

Dopo queste prelibatezze baresi, veniamo al film.

“La mia opera prima e cioè ‘Mangia!’, è stata girata a Catania con un cast composto sia da attori professionisti, sia da attori presi dalla strada”.

Sarà stato difficile gestirli.

“A dire il vero no. C’è stato un grande entusiasmo per questo tipo di cinema che volevo fare. Certo, c’è voluta disciplina. Infatti oltre a fare l’attrice e la regista nel mio film, ho dovuto fare il carabiniere, mettendo tutti in ordine. Però devo riconoscere che erano pieni di creatività”.

Cosa pensi di Catania?

“E’ una grande città viva dove c’è di tutto e dove si sente l’influenza del vulcano. Nel mio film ha avuto un peso rilevante, mi ha portato l’ispirazione”.

Di cosa parla il film?

“Di bulimia ma non nel senso patologico. La protagonista ne soffre, ma è un pretesto per raccontare una bulimia metaforica. Bulimia può essere la solitudine emotiva, la frammentazione umana, in parte determinata dai social. Definisco questo film frammentato e strutturalista che racconta una grande solitudine emotiva, l’impossibilità di incontrarsi veramente”.

Nei momenti no della tua vita, hai mai trovato rifugio nel cibo?

“Non ho mai sofferto di questa patologia, però il mio grande sfogo è il fumo”.

Che tipo di personaggi ruotano dentro il film?

“Ho preso ad esempio un travestito che si prostituisce, ci sono un paio di homeless, uno pseudo maestro di yoga comico grottesco, ci sono alcuni disabili e uno in particolare che frequenta la notte catanese, chiamato ‘Paolino ti voglio bene’, perché sa dire solo questo”.

Immagino ci siano eventi a supporto del film.

“Sì, sarò il 14 luglio all’Arena Margherita di Acireale, il 15 luglio al Fuoricampo Film Fest, il 16 al Lamezia International Film Festival, il 3 agosto sarò a Napoli in un’arena con Tony Esposito, che è l’autore delle musiche del film. Inoltre da settembre ripartiremo con il tour nei cinema delle città”.

Dato che vivi a Roma ormai da tempo, cosa ti ha colpito di questa metropoli?

“Sin dall’inizio ho amato la sua imperfezione assoluta, tipo l’immondizia. Sembra una città cinica ma è una città che sa accogliere e vivere in gruppo. E’ cosmopolita e piena di cultura. Oramai sono legata alla Capitale, tanto da tifare la Roma”.

Un quartiere preferito.

“Dove vivo attualmente e cioè l’Esquilino. Adoro trascorrere del tempo a piazza Vittorio, anche con tutte le sue oscurità”.

Per concludere un commento sul nuovo Papa.

“Sono felice che non sia anziano, in modo da restare con noi un po’ di tempo. E’ ancora presto per rilasciare una dichiarazione su di lui, però ho notato che è in continuità con il percorso. Non sono molto contenta del fatto che la Chiesa non includa la comunità LGBT. Molti sono cattolici e quindi meriterebbero di essere inclusi”.

 

CHI E’ ANNA PISCOPO

Anna Piscopo è nata a Bari il 15 maggio del 1994 sotto il segno del Toro con ascendente Capricorno. Caratterialmente si definisce corsaro ed empatica. Tifa pe rla Roma, adora la carne alla brace e ha come hobby andare in bicicletta. Al momento non possiede animali domestici. Questo è l’anno fortunato della sua vita. Vorrebbe vivere a Pechino. E’ single.

Ha iniziato facendo teatro nella sua città d’origine.Vincitrice della borsa di studio completa all’Accademia Nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” come sceneggiatrice, da attrice si forma con l’acting coach internazionale Doris Hicks della scuola di Susan Batson e con Francesca De Sapio. Nel 2016 ha vinto il Premio Rai Carlo Bixio con la sceneggiatura di serie tv originale “Angry Kidz”. Con il one-girl- show “Mangia!” ha vintonumerosi premi.

Nel 2018 ha prodotto il cortometraggio “Oumar Asouman, the Minotaur”,opera scritta e girata a quattro mani con Matteo Ferri. Nel 2020 ha debuttato con il one girl show “Vai a Rubare a San Nicola!”, finalista al Premio Scenario, Vincitore delle Voci dell’Anima 2022, del premio Pubblico Voci dell’Anima 2022, vincitore Premio Snad 2022. Per il produttore di cinema Galliano Juso ha scritto “L’ora del caffè, Seratine”, film a episodi scritto insieme a Franco Maresco e “Uomini addosso” (tratto dalla vera storia della pornostar Vampirella), “Il Grande Leone”, biopic su Leone di Lernia, “Sembrava Morto”.

Nel 2022 ha debuttato in teatro con ”Vivere!”. Tra il 2022 e il 2023 per l’Atreus Film srl ha scritto “Due mondi separati”, regia Marianna Scivares , “L’amore mai dato”, “La casa chiusa” e “Aurora”. Nel 2023 è nel cast “Romeo e Giulietta” di Veronesi. Nel 2024, per il teatro ha scritto, diretto e interpretato “Me ne vado”con Marial Bajma Riva. Nel 2024 ha vinto contributo APULIA FILM FUND e i selettivi MIC con il cortometraggio “La Coperta”,di cui è autrice e regista. Il cortometraggio è stato girato a Taranto con l’attore protagonista Fabrizio Ferracane. Prodotta da Galliano Juso e Leonardo Giuliano con il contributo di Mic, ha girato “Mangia!”, la sua opera prima cinematografica. Nel film da lei diretto ha interpretato il ruolo della protagonista.

 

© Foto di Natale De Fino

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